Si è tenuta oggi, martedì 3 maggio, presso la sede bolognese di AECA la conferenza stampa di presentazione all’amministrazione regionale e alla stampa del progetto QualitàInClasse.

A spiegare la filosofia e i principi del progetto è stato Andrea Biondi, direttore di AECA: “L’ingrediente principale della nostra ricetta è l’eredità della Carta di Milano realizzata durante EXPO. Documento che abbiamo vissuto non come un manifesto di un evento commerciale, ma come presa di coscienza di un sistema di valori. Valori che insieme ai nostri Centri abbiamo deciso di sposare, sottoscrivere, trasmettere agli oltre 600 ragazzi che a partire dal prossimo 15 settembre inizieranno i corsi”.

Presenti all’incontro anche i rappresentanti di Pastificio Andalini, Caseificio Razionale Novese, Consorzio dei Produttori dell’Aglio di Voghiera, Acetaia Cremonini, Italia Zuccheri, Molini Indistriali, Parmareggio; alcuni dei partner del mondo agroalimentare emiliano-romagnolo che hanno deciso di partecipare fattivamente al processo formativo. “Questa è la grande novità – specifica Bianchi – dei nostri Corsi: stabilire una relazione forte e reale con chi le eccellenze del territorio le produce. Puntiamo a insegnare la sostenibilità del cibo, ma anche a valorizzare i prodotti di qualità. Il nostro sarà un sistema duale reale: i ragazzi toccheranno con mano l’organizzazione aziendale, e lavoreranno in classe su prodotti di largo uso realizzati da generazioni secondo determinati criteri. D’altronde chi utilizza risorse pubbliche non ha soltanto la responsabilità di spendere in modo corretto, ma deve anche metterci del valore aggiunto”.

Finora le aziende partner del progetto sono 12. “Sono il nostro motore – spiega il presidente AECA Emilio Sabattini – ma non si tratta di una setta chiusa; anzi, auspichiamo che altre espressioni dell’impresa agroalimentare regionale si uniscano al progetto. Finora abbiamo cercato di coinvolgere imprenditori che realizzano prodotti fondamentali per la ristorazione e prodotti tipici”.

Prima di lasciare la parola al dibattito Andrea Biondi aggiunge un altro aspetto importante della filosofia del progetto; il fatto che tutto ruoti attorno al concetto di qualità, come confermano logo e naming dei Corsi: “Ci rivolgiamo ai ragazzi, che hanno il diritto di sentirsi importanti anche se nella scuola ‘tradizionale’ hanno incontrato qualche difficoltà; vogliamo farne dei professionisti in grado di entrare direttamente nel mondo del lavoro. Ma molta attenzione verrà riservata anche alla qualità e all’aggiornamento di insegnanti e formatori. Non disconosciamo l’importanza dell’alta cucina, e non a caso abbiamo istituito una cabina di monitoraggio che coinvolge slow food e grandi chef; ma il nostro obiettivo è di insegnare la cultura del cibo sano, al di là delle mode”.

Attori protagonisti di questo ambizioso progetto di sinergia saranno da un lato le Aziende partner, che hanno espresso la propria piena disponibilità a collaborare e confrontarsi con i formatori: i Corsi devono essere un mezzo per mandare i messaggi giusti ai ragazzi, agli operatori del settore, ai consumatori, rompendo alcuni preoccupanti stereotipi sul cibo. D’altro lato 4 Centri di Formazione (Cefal, Nazareno, Fomal, Cesta), che hanno un obiettivo chiaro: sviluppare un processo educativo a 360°, portare i ragazzi nelle imprese, stimolarli mettendoli a contatto diretto con grandi e piccole storie industriali”.

Sul tema fondamentale della formazioni ha centrato il proprio intervento Patrizio Bianchi, Assessore regionale a coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro: “Un territorio è in grado di crescere se sa lavorare sul valore. Inteso come sostanza del valore delle cose, come il ritorno all’apprezzamento al cibo; come valore dei prodotti, che non sono tutti uguali; e come sistema di valori. Toccare con mano il sistema impresa è fondamentale: si impara un regime organizzato di vita collettiva. L’impresa è il luogo in cui la conoscenza diventa sviluppo, ma per far questo ci deve essere un travaso reciproco col mondo della formazione e della ricerca. Quella intrapresa dal progetto QualitàInClasse è la direzione giusta, e oggi siete più avanti rispetto al settore scolastico; io stesso firmerò con piacere la vostra carta dei valori”.

Un progetto per i giovani, che parla ai giovani, come dimostra la sua anima social: sito internet e pagina facebook, che aggiornare sempre in tempo reale tutti gli interessati ai Corsi.

 

 

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